La
mostra di Ilegio sulla Genesi è di alto livello per il valore delle opere.
Ho
potuto sentire le spiegazioni di alcune guide.
La
parte iconologica era trattata bene, mentre la parte iconografica era appena
sfiorata.
Mi ha
particolarmente colpito una icona Russa dell’500 del noli me tangere che
infrangeva ogni regola dell’arte Bizantina per rifarsi ai canoni dell’arte
occidentale contemporanea.
Avrei
voluto saperne di più ma non è stato possibile.
Mi è
parso molto strano accostare l’arte Sacra dell’500 con quella dell’600 senza
tenere conto dei rigidi canoni stilistici imposti agli artisti dalla controriforma.
Mi
hanno particolarmente colpita i quadri di Tintoretto e del Palma, ho trovato particolarmente significativa la
scultura della mano di Rodin.
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L'immortalità
dell'arte e dovuta alla resistenza tenace dei valori di forma e di colore. In
ciò la parte iconografica, quella che comprende i significati nascosti
dell'opera, ha un'importanza relativa.
Questo
aspetto è importante per determinare il contesto in cui è nata ed è stata
fruita.
L'arte
contemporanea astratta, per essere valida, deve dare una sensazione positiva o
negativa.
Sono
abbastanza d'accordo con il pittore Previsti che sosteneva che "la vera
arte è quella comprensibile a tutti.
Molte
volte davanti a una opera d'arte contemporanea rimango indifferente: in questi
casi che giudizio critico è da effettuare?
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